"AMICI DELL'ADOZIONE"
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21 marzo 2007

LE PRINCIPALI PROBLEMATICHE DELLE FAMIGLIE DESIDEROSE DI ADOTTARE

Al nostro appello rivolto alle tantissime famiglie che ci sostengono hanno risposto in tantissimi, inviandoci e-mail e telefonandoci. Questo è un riassunto delle principali problematiche dell’adozione che ci avete richiesto di esporre alla Commissione Bicamerale per l’infanzia nell’audizione a Roma del 22 marzo 2007.

1. Adozioni nazionali

• Per tutti, tempi burocratici di istruttoria inaccettabili (diversità tra regione e regione) Possibile che se la legge dice 6 mesi non la si possa rispettare?
• Disparità di formazione e indagine sulle coppie nel territorio nazionale e disparità del comportamento dei TDM
• Mancanza di un numero sufficiente di operatori nei servizi (incrementare il numero con nuove assunzioni sia di psicologi che di assistenti sociali)
• Dopo l’anno (quando va bene) di istruttoria, le famiglie vengono completamente lasciate sole alla “caccia” degli enti e nel più totale abbandono psicologico
• Mancanza di una banca dati nazionale e di un coordinamento tra i TDM (si devono fare 24 domande da inoltrare ai vari TDM!)
• Necessità di privilegiare l’adozione del minore rispetto all’affido laddove la possibilità parentale è scarsa o arriva al 4° grado
• Alcuni lamentano istruttorie stile inquisizione e non “come un percorso di crescita e di verifica della disponibilità ad accogliere un bambino”

2. Gli Enti e le adozioni internazionali

• Hanno troppo potere discrezionale. Questo potere va ridimensionato
• Sono spesso fatti di persone tanto volonterose quanto incompetenti. Spesso, specialmente negli enti piccoli, si incontra poca professionalità e tanta superbia
• Mancanza di trasparenza su tempi e procedure
• Fare una legge che obblighi gli enti a pubblicare una tabella con i costi e sia data la possibilità di fare un confronto tra gli stessi
• Il corso “pre-incarico” ormai richiesto da tutti gli enti sia ritenuto valido da tutti una volta fatto (non è pensabile passare la vita a fare corsi prima di dare l’incarico a un ente)
• Sia dato un tempo limite (due anni?) entro il quale, se non è stata portata a termine l’adozione, si possa fare la domanda presso un altro Paese e anche un altro Ente
• Obbligare gli enti a rispettare l’abbinamento nella fascia di età prescritta dal decreto. (se 0-3 anni che senso ha abbinare un bambino di 10?)

3. La CAI

• Necessità di istituire uno sportello di risposta per tutte le famiglie che funga da orientamento per la scelta dell’Ente sulla base di una reale verifica e controllo super partes, nonché la possibilità di ottenere informazioni precise e puntuali sulla reale condizione “adottiva” di questo o quel paese.
Una coppia commenta: quante coppie si sarebbero salvate se fossero state avvisate che la Bulgaria non concedeva più adozioni da due anni?

4. Il Governo

• Il governo italiano deve essere capace di coltivare rapporti internazionali che facilitino accordi bilaterali e che conducano ad un modo più semplice e umano per portare a termine le adozioni. Che fine ha fatto la Cina? Perché tutti gli altri paesi europei, tra cui la Spagna, stanno adottando a rotta di collo?
• Prevedere un fondo di aiuto alle coppie perché l’adozione non sia solo per ricchi (le banche fanno già dei prestiti)

5. Post Adozione

• Emanare una legge che preveda una maternità retribuita di almeno due mesi (anche frazionabile) per i vari e, a volte, lunghi viaggi all’estero.
• Emanare una legge che consenta l’astensione retribuita dal lavoro per malattia del bambino nei primi 3 anni di insediamento dello stesso (ora, se il bambino entra in Italia e ha più di tre anni, ti arrangi)
• Portare la detrazione del costo dell’adozione dal 50 al 100%.
• SCUOLA: necessità di organizzare a livello nazionale una formazione completa e continua su operatori scolastici, insegnanti, presidi etc. con conseguente ritocco dei programmi ministeriali che possano essere di ostacolo al bambino adottato. (vedi la storia della nascita con richiesta di materiale fotografico)

6. Problemi su singoli Stati

• BULGARIA
Tantissime richieste per fare pressione e aumentare il numero di due abbinamenti al mese
• UCRAINA
In tanti tanti tanti (invocano la legge 241/90) chiedono la riapertura del canale preferenziale per le cosiddette adozioni mirate o di bambini in età pre-adolescenziale

7. Rappresentanti delle famiglie

Tanti chiedono l’istituzione di una associazione di famiglie come il nostro Coordinamento che svolga un ruolo attivo e di monitoraggio sulle procedure pre e post adozione e si interfacci con CAI, ENTI e TDM